Eryngium alpinum
- Italiana
Questa specie, estremamente rara e in pericolo di estinzione per le raccolte indiscriminate, è endemica delle Alpi e oggi si trova in natura solo in pochissime stazioni delle Alpi Cozie e Marittime (Piemonte) e Carniche (Friuli Venezia Giulia). Coltivata per la sua bellezza in orti e giardini, si riconosce facilmente per le infiorescenze costituite da un unico capolino ovoide di colore blu violaceo a maturità, circondato da molte brattee disposte a raggiera e dotate di numerose lacinie spinose, anch’esse di colore blu violaceo; le foglie basali, picciolate, sono intere, ovoidi con base cordata e apice acuto, il margine è irregolarmente dentato e provvisto di spinule. Il nome del genere parrebbe derivare dal greco "erungion", che significa “riccio”, in riferimento alle spine di cui sono dotate le foglie e l’infiorescenza, a protezione dal morso degli erbivori.