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Il vivaio

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Nell’arricchimento e mantenimento delle collezioni botaniche di un giardino botanico il vivaio riveste un ruolo fondamentale. Le piante ospitate a Paradisia, infatti, sono ottenute esclusivamente da semi raccolti in natura o provenienti da altri paesi attraverso lo scambio internazionale: il personale effettua, ogni primavera, le semine delle specie da introdurre o incrementare ed esegue periodici trapianti di quelle germogliate. Quando le piante avranno raggiunto il giusto sviluppo, verranno messe a dimora nelle roccere.

Talvolta, e solo per le specie più comuni, la raccolta di individui già sviluppati avviene in natura: anche in questo caso è il vivaio a garantire il giusto periodo di acclimatazione prima del trapianto in giardino.

I semi e le giovani piantine vengono sistemati in vasetti posti nella sabbia: si assicura così il giusto grado di umidità nel periodo estivo e la protezione dal gelo in inverno.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, in un giardino botanico alpino si irriga solo raramente e si utilizza terra naturale ricca di materiale pietroso, evitando terricci e concimi. Questo perché le specie che vivono in quota prediligono suoli assai poveri di sostanze nutritive e di acqua, ma ricchi di scheletro.

Paradisia accoglie specie provenienti da ambienti montani di altri paesi, anche molto lontani. Per ottenere i semi, raccolti sia in natura che all’interno degli altri giardini, si ricorre allo scambio internazionale, possibile solo a scopi didattico-scientifici.

Anche Paradisia pubblica ogni anno il suo catalogo, Index Seminum, che scambia con oltre 300 giardini e orti botanici accreditati in tutto il mondo. Tali operazioni sono codificate da precise regole volte a evitare la diffusione di specie potenzialmente invasive.

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