Cypripedium calceolus
- Italiana
Questa pianta, di facile riconoscimento per la bellezza dei suoi fiori, è sempre più rara e localizzata perché oggetto di raccolte indiscriminate e perciò tutelata da leggi e convenzioni internazionali. Ha fusti eretti, finemente pubescenti, foglie ovato-lanceolate con apice acuto e nervature evidenti. I fiori, inconfondibili, hanno tepali e sepali di colore bruno-violaceo, allungati e patenti, quello superiore, ovale, è arcuato in avanti; il labello, giallo, urceolato e rigonfio simile ad una pantofola, risulta essere spesso una trappola per gli insetti pronubi, in quanto questi possono uscirne solo dalle aperture basali, obbligati a strisciare contro gli organi riproduttivi, sporcandosi così del polline oleoso. Come tutte le Orchidee, anche C. calceolus è in grado di riprodurre nuovi individui, geneticamente identici alla pianta madre, con la moltiplicazione vegetativa, ovvero la divisione degli organi sotterranei della pianta (rizomi). Molto più “complicata” è invece la riproduzione attraverso la germinazione dei piccolissimi semi che avviene solo grazie alla presenza di particolari microfunghi che si inseriscono nel seme fornendogli le sostanze nutritive per germogliare (simbiosi micorrizica).